Roma – Napoli, 6 aprile 2018 – La recente normativa (legge 123/2017) dispone che le borse per alimenti sfusi utilizzate come imballaggio primario, oltre a dover essere di spessore inferiore i 15 micron, biodegradabili e compostabili conformemente allo standard UNI EN 13432 e quindi riutilizzabili per la raccolta dell’umido, devono avere un contenuto minimo di materia prima rinnovabile – certificato EN 16640:2017 – di almeno il 40%. Si tratta di una percentuale che fa riferimento all’origine delle materie prime con cui è realizzato il sacchetto, ovvero al contenuto di carbonio di origine biologica in rapporto al carbonio totale presente nel sacchetto stesso…
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