Comitato Tecnico Scientifico

Il Comitato Tecnico Scientifico di Assobioplastiche è l’Organo scientifico consultivo dell’ dell’Associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili. Il CTS, tra le altre cose, svolge ricerche e studi di settore; reperisce informazioni relative al settore; si rapporta con altri centri di ricerca; redige rapporti, position papers e studi di altro tipo; assiste i Soci nella soluzione di problematiche di carattere scientifico; esamina e sviluppa i progetti e le opportunitĂ  che interessano il settore industriale delle plastiche biodegradabili e compostabili. 

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membro
Jenny Campagnol

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Pierfrancesco Cerruti

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Paola Fabbri

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Lucia Gardossi

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Stefano Mambretti

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Valerio Miceli

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Antonio Munarini

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Francesco degli Innocenti

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Antonella Pizzolante

comitato tecnico Assobioplastiche

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membro
Cesare Vannini

comitato tecnico Assobioplastiche

LA BACHECA

Articoli e contributi dal mondo delle bioplastiche selezionati dal CTS di Assobioplastiche. La “Bacheca” è uno spazio aperto ad articoli e contributi esterni che abbiano come tematica le bioplastiche e il loro supporto all’economia circolare. Per chi fosse interessato a partecipare è possibile scrivere all’indirizzo: press@assobioplastiche.org. Le segnalazioni e i contributi verranno vagliati dal CTS di Assobioplastiche prima dell’eventuale pubblicazione.

Commento su: Pinto et al., (2022) Influence of UV degradation of bioplastics on the amplification of mercury bioavailability in aquatic environments. Marine Pollution Bulletin 180, 113806

“Pertanto, sebbene le bioplastiche presentino numerosi vantaggi rispetto alle plastiche a base di petrolio nella maggior parte degli scenari, il loro smaltimento nell’ambiente marino dovrebbe comunque essere evitato e regolamentato, poichĂ© le bioplastiche possono diventare un potenziale pericolo concentrando metalli tossici e potenzialmente fungere da vettore per la loro biomagnificazione lungo la catena alimentare”. Questo messaggio è molto preoccupante… ma è un falso allarme, si basa su presupposti fallaci, cioè che qualcuno abbia in mente il malvagio progetto di smaltire le bioplastiche in mare, come se il mare fosse una discarica.

  “As such, although bioplastics present numerous advantages over petroleum-based plastics in most scenarios, their disposal in the marine environment should still be avoided and regulated, as bioplastics can become a potential hazard by concentrating toxic metals and potentially act as a vector for their biomagnification along the food chain”. This message is very worrying… but it is a false alarm, it is based on fallacious assumptions, i.e. that someone has in mind the evil project of disposing bioplastics at sea, as if the sea were a landfill.

Commento di Francesco Degli Innocenti, CTS Assobioplastiche

A Review of Bioplastics and Their Adoption in the Circular Economy (Una revisione della letteratura sulle bioplastiche e la loro adozione nell'economia circolare)

by Alberto Di Bartolo, Giulia Infurna and Nadka Tzankova Dintcheva – Polymers, 2021 – mdpi.com


The European Union is working towards the 2050 net-zero emissions goal by implementing the European Green Deal.

The shift towards a more sustainable society is intertwined with the production, use, and disposal of plastic in the European economy. Adoption of bioplastics–plastics that are biodegradable, bio-based, or both–is under assessment as one way to decouple society from the use of fossil resources, and to mitigate specific environmental risks related to plastic waste. The review showsstandards and life cycle assessment studies of biopolymers and discuss some of the challenges that can be currently identified with the adoption of these materials.

L’Unione europea sta lavorando tramite attuazione del Green Deal al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nel 2050.

Il passaggio a una societĂ  piĂą sostenibile è strettamente correlato al tipo di produzione, uso e smaltimento della plastica nell’economia europea. L’adozione di bioplastiche (plastiche biodegradabili, a base biologica o entrambe) è stata valutata come una delle possibili soluzioni per diminuire l’uso delle risorse fossili e per mitigare i rischi ambientali specifici legati ai rifiuti di plastica. La revisione mostra gli standard e gli studi di valutazione del ciclo di vita dei biopolimeri e riporta alcune delle sfide che possono essere attualmente identificate con l’adozione di questi materiali.
 

Commento su "Le bioplastiche e i materiali di origine vegetale sono piĂą sicuri delle plastiche convenzionali? TossicitĂ  in vitro e composizione chimica" di Zimmermann et al.

“Zimmerman et al. si sono posti la domanda se le bioplastiche e i materiali di origine vegetale fossero più sicuri delle plastiche convenzionali. Questa domanda non ha senso”.


Articolo di Claudia Cusan PhD, European Registered Toxicologist, Francesco Degli Innocenti Dr., Senior Advisor, Novamont S.p.A., Italy