La Commissione europea ha ricevuto dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), su proposta del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), la proposta di regola tecnica per la definizione dei requisiti di riutilizzabilitĂ dei prodotti in plastica destinati ad entrare in contatto con gli alimenti. La proposta è stata pubblicata sul sito TRIS (Technical Regulations Information System) della Commissione europea. Si tratta di un risultato molto importante a cui Assobioplastiche ha contribuito in prima persona attraverso il suo supporto tecnico. Ora si apre un periodo di status quo di tre mesi (Standstill) che consente alla Commissione e agli altri Stati membri di esaminare il testo notificato e presentare eventuali osservazioni. Il termine dello Standstill è fissato per il 2 luglio 2025.
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Estratto dalla comunicazione della Commissione europea
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La proposta normativa interviene sulle disposizioni contenute nel decreto legislativo di recepimento della Direttiva (UE) 2019/904 (SUP) con lo scopo di fornire dettagliate caratteristiche tecniche volte a garantire la riutilizzabilità di alcuni prodotti di cui all’allegato, parte B, per i quali è previsto, ai sensi dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo, il divieto di immissione sul mercato.
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La regola tecnica proposta ha lo scopo di individuare i requisiti tecnici di riutilizzabilitĂ dei citati prodotti in plastica per la loro immissione sul mercato, garantendo in tal modo la corretta applicazione della Direttiva SUP ed evitando la commercializzazione di prodotti etichettati come riutilizzabili ma percepiti ed utilizzati dai consumatori come monouso.
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Nella legislazione sovranazionale non sono presenti specifiche disposizioni contenenti le caratteristiche tecniche per definire un prodotto in plastica come riutilizzabile ai sensi della Direttiva SUP. Tale circostanza, come rappresentato dagli operatori, crea criticità circa l’individuazione univoca dei prodotti in plastica effettivamente riutilizzabili rispetto a quelli monouso.
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In allegato la proposta inviata dal Ministero dell’Ambiente e dalla Sicurezza Energetica alla Commissione europea.
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